Calendario gite scialpinismo 2016-17

PROGRAMMA DI SCIALPINISMO  2016-2017

Referente per questo calendario e per informazioni:Paolo Cesa Bianchi mail: p.cesabianchi@sacebi.com cell. 335261795

7-11 Dicembre   S.Ambrogio a Vipiteno

5 gite panoramiche con vista sulle alpi sarentine sullo Zillertal e sulle Dolomiti o in alternativa in base all’innevamento 5 gite in Val d’Herens  splendida zona del Vallese Vallese

18 Dicembre Cima Valnera2754m  

Da Estoul lungo la strada salire in obliquo sopra l’alpeggio di Grange Moucherolaz poi verso NNE sul lato destro orografico del rio Chamen fino al pianoro dei laghi di Estoul (2447 m). Da qui verso nord per pendii ripidi e slavinosi. Dal colletto svoltare a destra lungo la cresta Sud Ovest e arrivare alla punta. Difficoltà: MS dislivello:870m

15 Gennaio  Monte Campione 2096m  
Da Schilpario in direzione del passo  di Vivione. Si percorre il bosco per circa un’ora giungendo alle prime radure circondate dal Gardena a sx, Campione e Campioncino davanti e gruppo del Bagozza a dx. Superare la malga Campelli situata al centro di un ampia conca e da qui puntare alla vetta per cresta o dal versante opposto Difficoltà: MS  dislivello: 800m

22 Gennaio  Cima Vallocci 2510m   
Dopo Tartano si prosegue per la strada della Val Lunga fino al suo termine. Proseguendo a sinistra del torrente si imbocca il vallone che scende a destra della Cima Vallocci. Si raggiunge il passo di Dordonella, situato alla base della cresta sud della nostra meta. Si percorre la cresta con gli sci e poi a piedi fino in vetta. Dislivello 1150 m.  Difficolta’  MS-BS

29 Gennaio   Cima Bonze 2516m 
Dalla conca di Scalaro si seguono i pascoli e i dossi che attraversano i gruppi di baite negli alpeggi che salgono verso la Bocchetta di Valbona. Verso quota 1970 si lascia sulla sinistra il vallone principale e si segue il valloncello più ripido. Salire fin verso quota 2350,  sulla sottostante Bocchetta. Anziché proseguire verso il filo di cresta si compie una netta deviazione a destra e raggiungere il pendio finale. Difficoltà BS dislivello: 1400m

5 febbraio  Pizzo Scalotta 2992m   
Dal paese risalire la pista che porta a Radons. Proseguire in direzione E/SE lungo una valletta. A quota 2300 si piega a dx (NW), verso un vasto pianoro tra la Val Beiva e la Val Gronda. In direzione W/NW lungo il lato destro orografico transitare a sud della quota 2683m, poi piegare a NW ai 2800 m di quota, puntando in direzione del colletto (m2932) posto a S del Piz Scalotta .Da qui risalire la cresta S per facili roccette. Difficoltà BS Dislivello 1230m

12 febbraio   Monte Visolo 2369m 
Poco prima del Passo della Presolana (albergo Grotta) ci si alza per prati e poi bosco in direzione nord fino alla malga Cassinelli. Si risalgono in direzione nord est i ripidi pendii del versante sud del monte Visolo. Risalire l’ampia dorsale fino alla cima. Dislivello 1109 m Difficolta’  BS-OS

19 febbraio  Poncione di Maniò 2925m      
Da All’Acqua seguire in direzione nord itinerario per la capanna Piansecco, giunti in capanna si prosegue nella valle sino al Gerenpass. Giunti al Gerenpass si attraversa il Chuebodengletscher in direzione sud-ovest, dopodiché seguendo il pendio terminale si raggiunge la vetta Difficoltà:BSA Dislivello:1311m

 2-5 Marzo Carnevale  in Val Mustair  
Un lungo fine settimana in una valle subito dopo l’Engadina zona ben rinomata per lo scialpinistico. Le gite previste sono:2 marzo- Crasta Mora m. 2786 Difficoltà BSA dislivello 900 m.3 marzo  Piz Dora 2951m da Tschierva   Difficoltà BSA dislivello 1300m 4 marzo Piz Turettas 2958m. Difficoltà BSA dislivello 1300m 5 marzo Piz Daint 2968 m.Difficoltà BSA Dislivello:1000m

11-12 Marzo  Grand Golliaz 3189m

Costeggiare il torrente e salire verso destra all’alpe di Sez (1784 m).Proseguire lungo il torrente della comba di Toule lasciare sulla sinistra le baite di Muende (1973m), ed entrare infine nel vallone che presenta pendii sempre più ripidi (pericolo di valanghe dai lati del pendio). Seguirne il fondo e svoltare progressivamente a sinistra; passare sotto al colle di St Rhémy sempre girando a sinistra, fino all’ingresso della conca racchiusa fra le creste del Piccolo e Grand Golliaz. Svoltare poi decisamente a destra e portarsi sulla q 2974 m, alla base della cresta Est del Grand Golliaz. Risalire infine il pendio ripido e regolare, che si fa sempre più stretto ed esposto e porta sull’anticima. Difficoltà OS dalla cima al col des Angroniettes; il tratto finale può essere percorso con gli sci o a piedi. Difficoltà BS/OS, esposiz Est poi Sud, dislivello 1544m, 5 ore

25-26 Marzo  Testa del Rutor 3486m  
Questa salita da accesso a tre diverse e bellissime discese. Salita: da Bonne, per la strada sterrata sino all’alpe Meillares (2161m) poi all’alpe Arp Vieille (2270m).Salire prima verso Ovest poi verso Nord su pendio ripido, sino al colletto dietro il quale è posto il rifugio degli Angeli (2912m).
Di qui sono possibili due itinerari:o passare dal Colle del Rutor e poi per la cresta NE (Giglio-Noussan) o portarsi direttamente sotto la punta e risalirla x ripido pendio (circa 45° x 100 m)
Discesa:ci sono 3 possibilità:
1- Per la via di salita (passando dal colle del Rutor)
2- Discesa su Cerè (come documentata sul libro di Giglio e Noussan)
3- che è quella che proponiamo,discesa su Planaval: dalla vetta scendere costeggiando il colle del Rutor(3373m), e poi ancora in traverso, il più alto possibile sino al colle Chateau-Blanc (3279m) (possibili alcuni metri a piedi). Da questo scendere il vallone di Orfeuille passando per l’alpe Pian Patet (2284m) l’alpe Orfeuille (1985m). Da questa sino a Planaval in traverso (dislivello in discesa 1929m) Difficoltà BSA, esposiz NE, disliv 1102 + 574 m, 4 + 2 ore

1-2 Aprile  Tete de Valpelline 3798m
Primo giorno:dalla Diga di Place Moulin seguire la strada fino alla cappella di La Lè. Risalire il vallone d’Oren e in fondo ai piani salire a destra al rifugio Nacamuli dove si pernotta. Dislivello 850 mt (2818m – 3/4 ore).Secondo giorno: salire al col Collon 3114, togliere le pelli e scendere nella conca glaciale del Haut Glacier d’Arolla (q. 2980). Puntare in direzione Est al colle del Mont Brulé (q. 3230) tenendosi al centro del ghiacciaio distanti dalla perete delle punta Kurtz e del Mont Brulé. Risalirlo. Dal colle scendere sul pianoro del Glacier de Tsa de Tsan fino a q. 3120, ripellare e risalirlo fino al col di Valpelline e per il vasto pendio salire alla Tetè de Valpelline. Ridiscendere al colle e aggirando le seraccate portarsi a sx fino al Col de la Division. Calarsi o scendere sulle catene fino al canale, scenderlo e verso il fondo attraversare a sx e raggiungere il rifugio Aosta. Seguendo l’itinerario del rifugio Aosta raggiungere Prarayer e la diga di Place Moulin. Dislivello 1250 mt.Difficoltà: OSA Dislivello totale: 2100 Esposizione: varie

8-9 Aprile   Weismeis 4023m         
Da Saas Grund si prende la funivia che porta a Kreuzboden (q. 2400). Si risale di fianco alle piste fino a raggiungere la Weissmiesshutte (q. 2726). La mattina successiva dalla Weissmieshutte si raggiunge in circa 1h la Hohsashutte (stazione superiore degli impianti). Scesi brevemente verso W si raggiunge il Melliggletscher che, in direzione S, si attraversa in piano sotto la grande seraccata per poi salire molto ripidamente (40°) alla spalla (è probabile che un breve tratto debba essere fatti a piedi). Si risale la spalla fino a un evidente colle (q. 3800). In relazione alle condizioni della neve si risale la cresta fino alla vetta a piedi o con gli sci.1° giorno dislivello mt. 326 – 2° giorno mt. 1300 – BSA

22-25 Aprile LE DUE CIME PIU’ ALTE DELL’AUSTRIA
Grossglockner (3798 m) e Grossvenediger (3674 m)                                                              

Grossglockner: dalla Stüdlhütte si punta direttamente alla base del Grossglockner, i pendii si fanno più ripidi, si entra nel ghiacciaio, e quasi improvvisamente, la piramide formata dal Kleinglockner e dal Grossglockner compare in tutta la sua imponenza. Si percorre ora un lungo falsopiano puntando ad un ripido ed evidente pendio sulla destra da abbandonare a circa tre quarti  per raggiungere la piazzola deposito-sci .Per sentiero attrezzato che percorre la cresta si raggiunge il rifugio  Erzherzog e da qui facilmente al comodo e ampio pianoro. Ora si prosegue a piedi, fin dove è possibile. Poi, con i ramponi, fino ai primi fittoni del Kleinglockner e per cresta aerea il Grossglockner.Rientro per lo stesso itinerarioDislivelli: 884 m il primo giorno h 2,30 – 996 m il secondo giorno h 3,30Difficoltà:  0SA  – alpinistico molto esposto  il tratto finale (1° e 2° grado), con buone possibilità di assicurazione su fittoni e corde fisse.
Grossvenediger: dal rifugio Neue Prague Huette salire verso sud ovest fino a quota 2993 dove inizia il ghiacciaio. Si prosegue nella stessa direzione risalendo gradoni innevati finché compare la vetta del Grossvenediger poi per un pianoro verso nord  fino a una  forcella che per una sottile cresta porta alla croce di vetta. Itinerario discesa: Per la via di salita Dislivello: 900 m. il primo giorno; 900 m. il secondo giorno Difficoltà: BSA

29 Aprile-1 Maggio  Finsteraarhorn 4274m  
Dalla capanna risalire il ripido pendio che conduce al ghiacciaio vero e proprio.
Procedere sullo stesso in direzione N e giungere ad O della quota 3616 (fruhstuckplatz ).
Attraversare orizzontalmente verso NE e risalire la ripida rampa glaciale fino all’ Hugi Sattel dove si lasciano gli sci ( 4088 mt ).
Proseguire a piedi lungo l’affilata cresta Nordo Ovest su facili roccette e neve raggiungendo così la croce di vetta.
Indispensabili corda e ramponi. Percorsi: tutti i percorsi di avvicinamento per Finsteraarhornhütte sono lunghe e attraversano il ghiacciaio. L’esperienza in alta montagna, con ghiacciai e la gestione di corda, ramponi, piccozza e le attrezzature da sci (inverno) sono strettamente necessarie. In caso contrario si consiglia, con una guida per scoprire la bellezza incomparabile di montagne e ghiacciai.
Si prega di notare: I dati tempo per percorsi di avvicinamento e tour è approssimativa. Il tempo necessario e le difficoltà che può variare notevolmente e dipendono dalle condizioni attuali e la costituzione dei tour frequentatori. Difficoltà:OSA Dislivello totale 1225m

6-7  Maggio  Punta Gnifetti- Capanna Margherita 4559m

Itinerario su ghiacciaio con difficoltà: BSA

Dislivello totale (m): 1284 dalla località di partenza:arrivo Funivia Indren (Gressoney-la-Trinitè , AO )Sabato: partenza da Milano e arrivo Rifugio Gnifetti dove pernotteremoDomenica:dalla Rifugio Gnifetti risalire fino a raggiungere il ghiacciaio del Lys poche decine di metri a est del rifugio. Seguire l’itinerario del Colle del Lys fino a 4250 m. Da qui proseguire prima con traverso in piano sotto la Punta Parrot poi con traverso ascendente in direzione N al colle Gnifetti. In ultimo tornare verso dx per salire l’ultima ripida rampa 100 m. ca. con gli sci se è possibile se no con picca e ramponi

20-21 Maggio  Palon de la Mare 3708m

Descrizione: dal parcheggio, si risale il vallone che con lieve pendenza sale al rifugio Branca q.ta 2487.Si prosegue in direzione sud-est la morena del ghiacciaio dei forni fino a q.ta 2900 circa. Si piega poi decisamente in direzione nord-est dove un ripido canalone porta su un vasto pianoro che si attraversa verso destra(est-sudest)fino a portarsi sotto la cresta sud-ovest e da lì in breve si raggiunge la vetta con gli sci ai piedi.Discesa:a) per la via di salita b) dal Col de la Mare NW (OSA) Difficoltà: BSA Dislivello: 1560 Esposizione prevalente: SO-O

2-4 Giugno Tre gite nella valle dell’Orco
1°Grande Aiguille Rousse 3482 m Costeggiare margine nord lago Serru’ (2275 m) fino all’ attacco del ripido canale nevoso (Piccolo Colluret) ove c’è il bivacco del Pian della Ballotta (ramponi). Arrivati al pian della Ballotta piegare in direzione sud su pendii scoscesi per arrivare al piccolo Ghiacciaio della Losa e di qui al passo della Vacca (2955m). Da qui attraversare il Ghiacciaio della Vacca fino a lambire lo sperone nord nord ovest della Aiguille Rousse, svoltare a sin. e salire fino al colletto tra Grande e Petite Aiguille, da cui una cresta nevosa porta in vetta. Difficoltà BSA, esposizione NE, dislivello 1207 m, 5 ore circa  2°Punta Basei 3338 m dal colle del Nivolet Difficoltà BS, esposizione Nord, dislivello 800 m, 3 ore circa. 3°Cima  delCarro 3326 m Salita dal lago Serru’ Itinerario conveniente soprattutto quando la strada è aperta fino al lago Attraversata la diga del lago Serrù e raggiungere il laghetto di Pratorotondo 2283. Superato il lago, piegare a sinistra e per un valloncello marcato in direzione sud-est raggiungere, per ripido pendio, la Sella 2720 (punto segnalato con paletto di legno, vedi foto). Si scende sci ai piedi per alcuni metri sul versante opposto, si risale quindi (direzione SO) la lingua nord-occidentale del Ghiacciaio del Carro passando a destra della quota 3183. A q. 3190~ piegare a sinistra e su terreno più dolce raggiungere la Cima del Carro. Discesa: O per la via di salita o seguendo l’itinerario che sale dal vallone del Carro (più interessante). Dislivello in salita 1050, in discesa 1326m

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