Programma SciAlpinismo 2017-2018

PROGRAMMA DI SCIALPINISMO 2017-2018

7-10 Dicembre – S.Ambrogio in Val d’Herens

7 Dicembre al Passo del Sempione – Maderhorn (2852) dislivello 845 m. in traversata su Rothwald. Da lì si riprende l’auto e si raggiunge Les Hauderes in Val d’Herens

8 Dicembre – Palanche de la Cretta (2927) dislivello 1127 m.

9 Dicembre – Col de Breona (2915) dislivello 1185 m.

10 Dicembre – Becca di Lovegno (2820) dislivello 1178 m.

 17 Dicembre – Punta Chaligne (2607) dislivello 1256 – MS

Da Gorrey seguire i prati e superando una serie di dossi raggiungere il Rif. Chaligne, 1936m. Superarlo e risalire il bosco alle sue spalle fino a raggiungere il pianoro dell’Alpe Tsa de Chaligne, 2225m. Portarsi dolcemente verso S dove scende la cresta dalla vetta, mantenendosi lontani dai pendii subito sotto alla stessa che in caso di abbondanti nevicate sono a rischio di slavine. Dalla spalla, a seconda delle condizioni, attraversare il pendio in direzione del Col de Metz, 2492m, e poi lungo il crestone fino in vetta, oppure risalire direttamente il pendio che raggiunge la vetta.
Discesa per l’itinerario di salita.

14 Gennaio – Punta Valnera (2754) dislivello 870 – MS

Partire dal parcheggio a q 1870, oltre Estoul lungo la strada, e salire in obliquo sopra l’alpeggio di Grange Moucherolaz poi verso NNE sul lato destro orografico del rio Chamen fino al pianoro dei laghi di Estoul (2447 m). Da qui decisamente verso nord verso un colletto nevoso a sinistra della vetta, per pendii ripidi e slavinosi. Dal colletto svoltare a destra lungo la cresta Sud Ovest e arrivare alla punta.

21 Gennaio – Cima di Lemma (2348) dislivello 1138 – MS

Da Tartano seguire la carrozzabile che si immette nella Valle Lunga. Fino alla frazione Piana (1269 m), e sovente oltre, la strada è quasi sempre percorribile in auto. Proseguire sempre sul fondo valle tenendosi costantemente sulla destra idrografica del torrente. Il tratto ripido e boscoso alla testata della valle si supera sulla sinistra (salendo), attraversando il canalone sottostante la Cima Vallocci (pericolo di valanghe!). Si raggiunge in breve la Casera Porcile (1803 m) da dove, con direzione sud ovest, si arriva, per splendidi pendii, al Passo di Tàrtano (2108 m) dominato da una gran croce. Per raggiungere la vetta si segue la cresta tenendosi sul versante bergamasco; poiché questo tratto può rivestire qualche pericolo data l’esposizione, si consiglia, prima del passo, di costeggiare il versante nord della Cima di Lemma per immettersi così nell’ampio vallone a nord ovest della vetta. Risalito il vallone, si tocca la sella aperta sulla cresta ovest a pochi metri dalla cima.

 4 Febbraio – Gran Pays (2724) dislivello 1080 – BS

Da Lignan 1633m proseguire verso Clemensod fino al ponte a 1615m. Dal ponte salire al meglio il ripido e fitto bosco sino a sbucare su terreno aperto poco sotto l’Alpe Brevaz. Volgere a destra per toccare l’Alpe Fontin 2002m. Seguire una stradina verso Ovest che porta nel valloncello compreso tra la Becca d’Aveille ed il Gran Pays. Seguirlo, toccando i resti diruti dell’Alpe Collet 2246m, e proseguire sino a quando si apre, in vista sulla destra dei ripidi pendii che scendono dalla vetta. Risalirli e giunti in cresta, percorrerla sino a raggiungere la Cima. La discesa si può effettuare per l’itinerario di salita, oppure dalla vetta verso Nord-Est per ampi pendii che conducono nei pressi dell’Alpe Lechè 2298m, dove si piega leggermente a destra per evitare un salto roccioso. Raggiunto il fondovalle si prosegue per il ponte 1615m

15-18 Febbraio Carnevale in Dolomiti

15 Febbraio: Cima San Cassiano dislivello 1050m Arrivati a Bolzano piccola digressione in Val Sarentino

16 Febbraio: Giro dei Cadini-Forcella della Neve dislivello 1050m

17 Febbraio: Forcelle e anello delle tre Cime dislivello 850+550m

4 Marzo – Chilchalphorn (3040) dislivello 1420 – MSA

Da Hinterrein si risalgono gli ampi pendii posti alle spalle dello stesso, mantenendosi sulla destra (or.) del Torrente Rappierbach. L’itinerario che piega verso W porta dapprima a Nugademli (1817 m) e poi nei pressi dell’abitato di Chilchalp (2082 m). Si lascia sulla destra l’alpeggio e con un traverso in direzione W, piuttosto deciso, immette in una valletta al termine della quale un breve tratto più ripido permette di raggiungere le propaggini inferiori del Chilchalp Glacier.
Giunti sul Chilchalp Glacier lo si risale interamente sin sotto la cima e poi deviando leggermente verso N (alla propria destra salendo) si raggiunge la cuspide finale e poi la vetta con gli sci ai piedi (o quasi a seconda del tipo di neve). La discesa è molto bella offrendo una divertente alternanza di dossi e vallette.                                                                           

17-18 – Marzo Mont Rogneux (3082) dislivello 1850 – MS

1° giorno – Da Lourtier (vallese) 1087 m, sulla sinistra della Drace, raggiungere Pléna Dzeu, La Tongne, e La Cougne 1830 m. attraversare il Vallone de LaLy e la Cabane Brunet 2103 m.

2° giorno: in direzione SO alla quota 2760 m. (Goli d’Agent). passare per Sery e de La Chaux e superare due valloni. Arrivati ai piedi del Mont Rogneaux, in direzione O raggiungere la cresta E e per questa in vetta. Discesa per lo stesso itinerario.

24-25 Marzo Monte Meidassa (3105) dislivello 1391 – BS

Dal parcheggio del Pian della Regina risalire l’intero pianoro tenendosi sulla destra (senso di salita), salire anche l’ultimo pendio che porta al Pian del Re da questo lato. Proseguire sul fondovalle risalendo vari balzi alternati a pianori fino a raggiungere la vecchia casermetta (2802m), piegare ora a destra (senso di salita) in direzione del Colle Luisas (3025m), raggiungerlo e proseguire sulla dx fino alla cima, segnalata da un imponente ometto sormontato da una croce. Discesa. Per l’itineraio di salita.                                                                                    

 7-8 Aprile – Monte Cevedale (3769) – Dislivello 1600 m – BSA

1° giorno – Dai Forni (2140) si raggiunge il Rifugio Pizzini (2734)

2° giorno – dal Rifugio Pizzini portarsi in direzione della Vedretta di Cedéc e seguendo grossomodo il fondovalle su terreno aperto raggiungere il ramo più settentrionale del ghiacciaio (in linea generale poco a monte della stazione inferiore della teleferica per il Rifugio Casati). A circa 2950 m di quota immettersi sul ghiacciaio, dapprima scarsamente inclinato, per raggiungere poi una zona più ripida e crepacciata. Superare questo tratto e prestando attenzione agli eventuali crepacci puntare alla conca posta a a circa 3600 m di quota alla base del versante NW del Monte Cevedale. Da qui deviando alla propria sinistra si raggiungono i pianori della Vedretta del Cevedale dove si trova la traccia proveniente dal Rifugio Casati; con un largo giro si affrontano i ripidi pendii sommitali della montagna, si oltrepassa la crepaccia terminale (talora è necessario togliersi gli sci) e percorrendo un ultimo breve e panoramico tratto si raggiunge la sommità con gli sci ai piedi. Discesa per la via di salita

14-15 Aprile – Gran Paradiso in traversata ( 4061) dislivello 2195 – BSA/PD-

1° giorno: dall’alpeggio di Pravieux una comoda mulattiera porta inizialmente all’alpeggio di Lavassey (2194 mt) e in seguito, con ampi tornanti, al rifugio Chabod.

2° giorno: dal rif. Chabod si sale al locale invernale e si segue la condotta d’acqua che continua nel valone al di sotto del ghiacciaio di Montandaynè.. Si prosegue sulla morena, per comodo sentiero fino all’attacco del ghiacciaio stesso. Qui si attraversa a destra, portandosi veso la parete nord del Gran Paradiso.  Si continua verso destra prestando attenzione ai numerosi crepacci, e si entra nel vallone che conduca alla Schiena d’Asino.
Si risale quindi il colletto e in cima ci si congiunge al sentiero che proviene dal rif. Vittorio Emanuele, per poi percorreremo in discesa. Per la cima: si prende a sinistra per risalire il regolare pendio ghiacciato che termina sulla crepacciata terminale, poco vicino alla cresta sommitale. Si toccano le roccette della cresta est.  Un ultimo passaggio facile ma esposto conduce alla statua di vetta della Madonna.

 

25 Aprile – 1 Maggio- Oberland Bernese in traversata 

25 Aprile       Konkordiahutten da Fiesh – Eggishorn per Marjelenseen– Dislivello 600 – MSA

26 Aprile       Grosses Fiescherhron (4049) e Hinteres Fiescherhron (4025) e discesa        alla Finsteraarhornhutte – Disl.1320+100 – BSA

27 Aprile       Finsteraarhorn dalla Finsteraarhornhutte e rientro alla Hutte– Disl. 1250 – BSA

28 Aprile       Konkordiahutte dalla Finsteraarhornhutte – Disl. 380 – MSA

29 Aprile       Gross Grunhorn (4043) dalla Konkordiahutten e rientro alla Hutte- Dislivello 1300 – BSA

30 Aprile       Hollandiahutte dalla Konkordiahutten(3240) – Dislivello 500 – BSA

1 Maggio       Abeni Flue (3962) dalla Hollandiahutte con discesa a Fafleralp – Disl. 730 – Disl. Discesa 2000 – BSA

5-6 Maggio – Piramide Vincent

Da Punta Indren traversare verso ovest perdendo meno quota possibile per aggirare la barra rocciosa (accesso al rif. Mantova) e risalire il gh. del Garstelet passando sotto i rif. Mantova e Gnifetti fino a raggiungerere il gh. del Lys. Seguire l’itinerario del Colle del Lys fino a poche centinaia di metri dal colle, girare a est in direzione della depressione tra il Corno Nero e la Piramide Vincent e senza raggiungere il colle (col Vincent, m 4088) piegare a destra salendo gli ultimi pendii fino in vetta. La discesa per la via di salita fino al Rifugio Mantova. Da lì si scende verso il canale delle Aquile e continuando per le piste fino a valle.

 12–13 Maggio – Tete de Valpelline

Primo giorno: al rifugio Nacamuli dove si pernotta. Dislivello 850 mt (2818m) Secondo giorno: salire al col Collon 3114m, scendere nella conca glaciale del Haut Glacier d’Arolla (q. 2980). Puntare al colle del Mont Brulé (q. 3230) tenendosi al centro del ghiacciaio distanti dalla perete delle punta Kurtz e del Mont Brulé. Risalirlo. Dal colle scendere sul pianoro del Glacier de Tsa de Tsan fino a q. 3120, ripellare e risalirlo fino al col di Valpelline e per il vasto pendio salire alla Tetè de Valpelline. Ridiscendere al colle e aggirando le seraccate portarsi a sx fino al Col de la Division. Calarsi o scendere sulle catene fino al canale, scenderlo e verso il fondo attraversare a sx e raggiungere il rifugio Aosta. Seguendo l’itinerario del rifugio Aosta raggiungere Prarayer e la diga di Place Moulin. Dislivello 1250 mt.Difficoltà: OSA Dislivello totale: 2100                                                        

26-27 Maggio- Punta Penia – Marmolada (3343) dislivello 1270 – BSA/OSA

Dal lago Fedaia seguire il tracciato della pista (sconsigliabile utilizzare la seggiovia per l’orario troppo tardivo). A q. 2500 m circa iniziare il lungo traverso a dx (ovest) in leggera ascesa, per immettersi nel grande catino sotto la parete nord della Marmolada di Penìa. Risalire il ripido pendio puntando ad un’evidente sella q. 3030 m sulla dx, che si raggiunge con numerosi zig-zag (pendio fino a 40°). Dalla sella risalire il ripido spallone nevoso, la cui pendenza diminuisce progressivamente, fino a portarsi con direzione sud-est ai pendii sommitali. Arrivare in vetta senza difficoltà, sci ai piedi. DISCESA: Per la via di salita. Prestare attenzione in caso di neve dura. In basso generalmente conviene scendere per la pista.

 

 2–3 Giugno – Galenstock (3586) dislivello 1400 – BSA

Dall’albergo Belvedere portarsi sul ghiacciaio del Rodano che si percorre verso N, sul versante sinistro orografico, fino a circa quota 2600, in vista di una fascia di seracchi. Deviare ora a E verso il Galengletscher, puntando all’evidente sella del Galensattel (3113). Prima di raggiungere i ripidi pendii che adducono al colle, voltare a sinistra e affrontare un ripido traverso che porta ad un ampio dosso. Percorrerlo in direzione NE fino ad una fascia rocciosa percorsa da un ripido e stretto canalino. A seconda delle condizioni, risalirlo con gli sci, oppure superare la fascia rocciosa a piedi. Proseguire per pendii sostenuti, tenendosi in prossimità della cresta S, fino alla ripida calotta SW. Qui si possono lasciare gli sci e salire la paretina a piedi (ca. 50 m) oppure con giuste condizioni di neve raggiungere la vetta con gli sci continuando lungo la cresta S (traverso piuttosto esposto).  Discesa per l’itinerario di salita. E’ possibile la discesa diretta della calotta SW (45°).

 Referente Scialpinismo: Paolo Cesa Bianchi mail: p.cesabianchi@sacebi.com

Per informazioni e aggiornamenti su questo programma: htpp://www.gam.milano.it

 

 

 

 

 

I commenti sono chiusi.